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Samanta Botter tra le migliori del torneo di Praga

Samanta Botter (c) Giampaolo Defanti Photo

Per lei il tempo non sembra passare mai, eppure sono trascorsi già  diversi anni da quando l’ex Perla Nera Samanta Botter vestiva la casacca azzurra numero 15 della nazionale femminile di rugby. La grinta e la tenacia sono rimaste le stesse, ma quello che più impressiona è che anche la freschezza atletica sia rimasta quella di un tempo, anzi pare quasi essere sbocciata con nuovo vigore in questa straordinaria “Primavera di Praga” che ha visto le Venetian Lionesses piazzarsi all’ottavo posto nel torneo internazionale di football gaelico giocato sabato scorso in Repubblica Ceca. Una più che onorevole posizione conquistata in un torneo al quale erano iscritte alcune delle migliori compagini femminili del Continente e che ha visto le Holland Ladies trionfare, nella finalissima, sul Monaco di Baviera. Quello che impressiona della Botter è la sua capacità di adattarsi a qualsiasi situazione di gioco, utilizzando spesso astuzie che generalmente si trovano solo nel bagaglio tecnico delle giocatrici più esperte pur non avendo comunque potuto maturare l’esperienza necessaria in uno sport che in Italia ha visto la luce solo nel 2011 e che ha coinvolto anche le ragazze solo dal 2014. Ma le freccie nell’arco di Samanta sembrano essere infinite! Non ci sono dubbi: ci troviamo di fronte ad una straordinaria atleta, un’evergreen capace di esaltare le proprie prestazioni a livello multidisciplinare, un raro esempio di longevità atletica da far invidia e che ha permesso alla nostra Botter di conquistare, anche a Praga, il titolo di miglior giocatrice non irlandese della competizione, bissando così quello già conquistato nel torneo giocato a Selvazzano Dentro (PD) nel giugno del 2015.

Sarebbe però ingiusto contestualizzare la prestazione delle Venetian Lionesses nel terzo appuntamento stagionale con il football gaelico continentale con la sola prestazione della Botter, perchè tutte le ragazze del team cremisi-oro arrivate a Praga orfane del capitano Chiara Sandonà, un’altra che quando è in campo ci mette l’anima, hanno sfoderato una prestazione super che le ha viste competere ad armi pari con tutte le avversarie affrontate in una caldissima giornata illuminata da un sole già più che estivo. Inserite nel girone A e con sole 9 giocatrici a disposizione, nel primo incontro le Venetian Lionesses hanno affrontato le avversarie più ostiche, quelle Holland Ladies che alla fine del torneo sarebbero poi state incoronate regine del Torneo. Per provare a contrastare lo strapotere del fortissimo team orange, coach Franco ha schierato Mariangela Gallo in porta, Leggi il resto di questa voce